Tassi di interesse a 10 anni prospettive in Europa e U.S.A. – 16 aprile 2018
L’ultima correzione dei mercati azionari si è riflessa nel contemporaneo acquisto di titoli di stato. Questa circostanza è stata più forte in Europa rispetto agli Stati Uniti, evidenziando di fatto che le ragioni macroeconomiche per un rialzo dei tassi in Europa non sono imminenti così come invece lo sono per gli Stati Uniti.
Secondo il modello ARC (assoluto, relativo e comparato), tale andamento contribuisce a fornire dei livelli trigger operativi utili a qualificare i segnali di acquisto che si possono formare sui principali indici azionari. Nel caso specifico analizzeremo gli andamenti dei tassi del BUND e del T-NOTE per avvalorare possibili segnali di acquisto del DAX30 e dell’indice S&P500 (The Inch Magazine).
German Government Interest Rates 10Y daily close April 13th, 2018: 0.5100

InchCapital Platform – German Government Bond 10y Daily chart April 13th, 2018 – Data Source: Fida
Come si nota dal grafico le rilevazioni si sono appoggiate sulla media mobile a 200 giorni da due settimane in attesa appunto di risolvere l’indecisione tuttora presente sui mercati azionari tra prosecuzione della fase correttiva e ripresa della tendenza rialzista.
Alla rottura rialzista di 0.5380 (chiusura giornaliera superiore) corrisponderà la ripresa della tendenza rialzista del DAX30 mentre all’eventuale violazione ribassista di quota 0.4730 (chiusura giornaliera inferiore) continuerà l’interesse per i titoli governativi a discapito dell’azionario. Read more: German Government Interest Rates 10y April 13th, 2018
German Government Interest Rates 10Y monthly chart April 13th, 2018: 0.5100

InchCapital Platform – German Government Interest Rates 10Y April 13th, 2018 – Data source: Fida
Per quanto attiene invece al lungo periodo, siamo ancora alla ricerca della fine di un ciclo ribassista avviatosi negli anni 80. Alla prima chiusura mensile superiore a 0.8080 cambieranno progressivamente le logiche strategiche sui governativi europei. Per accentuarsi sensibilmente solo oltre 1.1270. Per il mese di aprile gli acquisti sul BUND potranno proseguire fino in area di rilevazione tassi 0.4240/0.4070, difficilmente oltre.
Euribor April 13th, 2018

InchCapital Platform – Euribor weekly chart April 13th, 2018 – Data Source: Fida
Per capire quando si potrà registrare una progressiva inversione del ciclo ribassista dei tassi di interesse in Europa, è utile seguire le rilevazioni dell’Euribor. Esattamente un anno fa la discesa dei tassi a tre mesi si è arrestata per poi evidenziare questa fase laterale in essere da un anno.
Alla prima chiusura settimanale superiore a – 0.3250 si registrerà un primo segnale di inversione. Di contro, un’eventuale chiusura inferiore a – 3320, improbabile ma possibile, rimanderà ancora una volta nel tempo la fine della politica monetaria espansiva della BCE.
U.S.A. TNOTE Interest Rates 10Y daily close April 13th, 2018: 2.8250

InchCapital Platform – U.S.A. T Note 10Y Daily chart April 13th, 2018 – Data Source: Fida
La correzione dell’S&P500 non si è riflessa in una tangibile flessione dei tassi. L’interesse per il TNOTE non è così marcato come per il BUND. Alla prima chiusura giornaliera oltre 2.8430 le vendite sul decennale ricominceranno in favore della possibile ripresa della tendenza rialzista dell’indice S&P500.
Di contro, l’eventuale perdita, sempre in chiusura giornaliera di quota 2.7170, improbabile ma possibile, sarà da interpretare negativamente per l’azionario americano. In quest’ultimo caso la correzione dell’S&P500 potrà proseguire fino a livelli di rilevazione per il TNOTE compresi tra 2.5500 e 2.500. Read more: U.S.A. TNOTE Interest Rates 10Y April, 13th, 2018
U.S.A. TNOTE Interest Rates 10Y Monthly chart April 13th, 2018: 2.8250

InchCapital Platform – U.S.A. T Note 10Y Monthly chart April 13th, 2018 – Data Source: Fida
Per gli Stati Uniti la tendenza rialzista si è già affermata. Le fase rialzista si è fermata in prossimità dell’importante area resistenziale presente tra 2.9500 e 3.0500 e fino a quando quest’ultimo livello non sarà oltrepassato al rialzo non si potrà contare su recuperi ben maggiori.
Oltre 3.0500 ci attendiamo che i tassi possano raggiungere quota 4.000 prima e 4.6500 successivamente. Durante i prossimi mesi ci attendiamo possibili flessioni fino in area 2.5500/2.5000 difficilmente oltre.