Elliott Wave Forecast – Barometro azionario del mondo – S&P 500 e DAX 30 – Aggiornamenti del 20 luglio 2018.
Aggiornamento del 20 luglio 2018.
La posizione operativa evidenziata dalla piattaforma Inch è rialzista per il breve periodo con stop a 2,782.65 e primo target a 2,851.18 e per il medio termine con stop a 2,731.33 e primo obiettivo a 2,938,06.
Inch Platform – indice S&P 500 – grafico daily – chiusura giornaliera al 20 luglio 2018: 2.801,83

InchCapital Platform – S&P 500 – MT ranking Weaker – Updated for July 20, 2018 – Data Source Datalink
Attenzione, come evidenziato dal grafico sovrastante l’indice, valutato in termini comparati contro tutti gli indici azionari del mondo (332) è debole e si presenta con un trend stage daily al top. Il rischio operativo pari a 9 è molto alto.
Inch Platform – Elliott Wave Forecast – indice S&P 500 – grafico daily – chiusura giornaliera al 20 luglio 2018: 2.801,83

InchCapital Platform – S&P 500 index – Elliott Wave Forecast – Updated for July 20th, 2018 – Data Source Datalink
Il grafico evidenzia il conteggio al momento prevalente, che prospetta la fine di una strutturalità rialzista con una conformazione di esaurimento di onda ⑤ in wedge (parte finale inerziale e cuneiforme). Il conteggio risulta completo anche se ad onor del vero non abbiamo riscontrato ancora nessun impulso ribassista idoneo a confermarlo e ciò anche analizzando le scansioni orarie inferiori sulla base del principio della frattalizzazione degli oggetti finanziari.
Inch Platform – Elliott Wave Forecast – indice S&P 500 – grafico orario – chiusura giornaliera al 20 luglio 2018: 2.801,83

InchCapital Platform – S&P 500 hourly chart – Updated for July 20th, 2018 – Data Source STB
Ciò premesso, è doveroso segnalare che l’indice staziona oltre l’area 2.790,00/2.770,00 che rappresenta la sua zona spartiacque tra positività e negatività prospettica di breve periodo. Di conseguenza fino a quando non si registreranno rilevazioni inferiori a quota 2.770,00, saranno maggiori le probabilità di proseguire in un’estensione rialzista realizzabile con rilevazioni superiori a quota 2.816,76.
In tal caso, i successivi obiettivi rialzisti andranno ricercati tra 2.837,00 e 2.851,00, area del gap ribassista apertosi all’inizio dell’anno tra le sedute del 29 e 30 gennaio. Oltre quota 2.851,00 si prospettano ulteriori target a 2.874,00 ed a ridosso della quota psicologica di quota 3.000,00.
Solo con la registrazione di un impulso ribassista, anche sulle scansioni orarie, si potranno iniziare a costruire scenari ribassisti che andranno approfonditi e non sottovalutati proprio per il potenziale cuneo di esaurimento in corso. Tali configurazioni solitamente si traducono in un repentino ritorno delle rilevazioni alla base del wedge e cioè verso quota 2.600,00.
Inch Platform – indice S&P 500 – Pattern Prediction al 20 luglio 2018 validi per le prossime venti sedute.

InchCapital Platform – S&P 500 – Pattern Prediction for the next 20 trading days – Update July 20, 2018.
Le proiezioni a venti sedute evidenziano andamenti prospettici diversi e non danno quindi indicazioni univoche. Il range atteso dalla chiusura giornaliera del 20 luglio al prossimo mese va da una potenziale perdita del 4.26% ad un potenziale guadagno del 5.26%.
Inch Platform – indice DAX – grafico daily – chiusura giornaliera al 20 luglio 2018: 12.561,42.

InchCapital Platform – Dax index – MT ranking Weaker – Updated for July 20th, 2018 – Data Source Datalink
La posizione operativa è al momento ribassista per il breve periodo con stop a 12.780,00 e primo obiettivo a 12.195,00 e neutrale per il medio periodo.
Attenzione, come evidenziato dal grafico sovrastante l’indice, valutato in termini comparati contro tutti gli indici azionari del mondo (332) è debole e si presenta con un trend stage daily al top. Il rischio operativo pari a 9 è molto alto.
Inch Platform – Elliott Wave Forecast – indice DAX – grafico daily – chiusura giornaliera al 20 luglio 2018: 12.561,42.

InchCapital Platform – Dax index – Elliott wave Forecast – Updated for July 20, 2018 – Data Source Datalink
La settimana si chiude negativamente completando in modo del tutto armonico una sequenza rialzista contemplata dal conteggio alternativo, evidenziato nel grafico sottostante. Il recupero si è fermato a contatto con la mm. a 200 giorni dopo aver ritracciato il 61.8% della precedente fase ribassista catalogata a questo punto come onda ( C ) di onda ④.
Con la prevalente e progressiva affermazione di quello che prima era il conteggio alternativo, diventato ora lo scenario principale, il mercato si trova ad esprimere potenzialmente un’ultima fase ribassista catalogabile come onda ( E ) di onda ④ , per poi ripresentare le logiche rialziste di ampio respiro temporale che non sono mai venute meno, dall’inizio di quest’ultimo rally che dura ormai da più di due anni.
Onda ( E ) ribassista ha due obiettivi di prezzo e di tempo: a) area 11.970/11.900 raggiungibile nel periodo 24/7 – 26/7; b) 11.770/11.650 area raggiungibile entro l’ultima settimana del prossimo mese di agosto.
Inch Platform – Elliott Wave Forecast – indice DAX – grafico orario – chiusura giornaliera al 20 luglio 2018: 12.561,42.

InchCapital Platform – Dax Index hourly chart – Updated for July 20, 2018 – Data Source STB
Secondo questi due scenari quindi non si dovrebbe assistere alla rottura ribassista di tutta la zona di rilevazione 11.700/11.600 che consideriamo l’area spartiacque tra positività e negatività prospettica di medio/lungo periodo. Fintantoché tale zona di rilevazione terrà non emergeranno sostanziali problematiche e l’indice potrà dispiegare l’ultimo impulso rialzista previsto dal modello proposto.
Resta il fatto che dal punto di vista operativo per le ragioni espresse la posizione operativa è short e rimarrà tale fino a quando non sarà oltrepassata quota 12.769,50, punto finale di onda ( D ) con obiettivo minimale a 11.980,00.
Inch Platform – indice DAX – Pattern Prediction al 20 luglio 2018 validi per le prossime venti sedute.

InchCapital Platform – Dax index – Pattern Predictions for the next 20 trading days – Updated for July 20, 2018
Le proiezioni a venti sedute evidenziano andamenti prospettici diversi e non danno quindi indicazioni univoche. Il range atteso dalla chiusura giornaliera del 20 luglio al prossimo mese solare va da una potenziale perdita del 6.21% ad un potenziale guadagno del 7.58%.
Barometro azionario mondiale – aggiornato al 20 luglio 2018.

InchCapital Platform – Stock map of the world – Updated for July 20, 2018
La mappa azionaria aggiornata a venerdì 20 luglio evidenzia il maggior interesse degli investitori verso U.S.A, Svezia, Austria, Nuova Zelanda, Brasile, Kuwait e Tunisia. Quest’ultimo Paese continua ad essere tra gli indici azionari più forti da molti mesi. Di contro, India, China, Hong Kong e Korea del Sud continuano invece ad evidenziare debolezza.
Inch Platform – MSCI ACWI IMI NET TR LOCAL (azionario globale) – aggiornato al 19 luglio 2018.

InchCapital Platform – MSCI ACWI IMI NET TR LOCAL versus JPM GBI – DJ UBS Commodity – Gold – Updated for July 19, 2018
L’andamento delle forze comparate tra l’azionario mondiale, l’obbligazionario governativo, le materie prime e l’oro vede ancora prevalere l’interesse strategico e strutturale degli investitori verso l’azionario mentre le materie prime e l’oro si presentano in netta flessione.
Aggiornamento del 4 luglio 2018.
L’aggiornamento del conteggio sull’indice DAX conferma lo scenario proposto l’11 giugno, che proponeva una flessione prospettica sulla base di un primo impulso ribassista già evidenziato amplius infra The Inch Magazine
Dax Index – Elliott Wave Forecast – Grafico giornaliero aggiornato al 3 luglio 2018.

InchCapital Platform – Dax Index – Elliott Wave Forecast – Update July 3, 2018 – Data Source Datalink
Come evidenziato nel grafico ci troviamo ad aver chiuso onda 3 di (3) o C e pertanto in ogni caso la struttura si presenta incompleta e ciò sia che si segua il conteggio principiale che è impulsivo e sia se invece si concentri l’attenzione sullo scenario alternativo di natura correttiva.
La differenza non è di poco conto poiché nel primo caso abbiamo iniziato una fase correttiva importante destinata a durare circa 18/24 mesi mentre nel secondo caso, alla fine di questa fase correttiva si ripresenterà la tendenza rialzista sottostante con possibile massimo finale registrabile tra circa un anno.
In altre parole, fino a quando continuerò a contrassegnare con dei numeri il mercato che scende non si potranno nutrire attese rialziste confortanti. Se invece prevarranno le lettere, ci sarà ancora la possibilità di poter contare su una ripresa delle rilevazioni anche interessante.
Venendo ai fatti, a differenza di quanto riscontrato nella precedente discesa che ha caratterizzato la prima parte dell’anno in corso, questa che si sta progressivamente affermando ha già avvalorato l’incrocio ribassista delle medie di riferimento a 55 ed a 200 giorni e sia la configurazione ribassista di doppio massimo che si è chiusa alla violazione di quota 12,547.61 (fine del primo impulso ribassista).
Dax Index – Elliott Wave Forecast – Grafico settimanale aggiornato al 3 luglio 2018.

InchCapital Platform – Dax Index – Elliott Wave Forecast Weekly chart – Update July 3, 2018 – Data Source Datalink
Anche se la tendenza di medio/lungo periodo è ancora rialzista, è doveroso segnalare che si sta delineando una potenziale configurazione di inversione ribassista del tipo testa e spalle. Tale configurazione sarà completata solo con l’eventuale rottura discendente della neck line presente in area 11,868/11,726.
Conclusioni
Per poter contare sulla ripresa della tendenza rialzista di lungo periodo occorre registrare prima di tutto la fine dell’impulso ribassista in corso. Dopodiché, si dovrà analizzare il primo swing rialzista per catalogarlo come impulsivo. In mancanza la flessione proseguirà andando a violare il supporto di medio/lungo periodo presente in area 11,868/11,726.
Di conseguenza, procedendo in ordine temporale
- attualmente siamo ribassisti fino a quando non registreremo la chiusura della dinamica discendente in corso;
- ci troviamo in in onda 4 di onda (3) o C e pertanto siamo alla ricerca quanto meno di un altro impulso ribassista da classificare come onda 5 di onda (3) o C
- le rilevazioni giornaliere non riescono ad oltrepassare i livelli di volatilità a 14 giorni che per oggi 4 luglio 2018 prevedono massimi in area 12,540/12,550 e minimi in area 12,560/12,550.
Dax Index – Grafico giornaliero a barre aggiornato al 3 luglio 2018.

InchCapital Platform – Dax Index Daily bar chart – Data Source Datalink
La posizione della piattaforma Inch (Inch Platform) è ribassista con stop a 12,493.
Dax Index – Approccio quantitativo – previsioni andamenti prospettici a venti sessioni operative calcolate sulla base della serie storica al 29 giugno 2018.

InchCapital Platform – Quantitative approach – Pattern Prediction for the next 20 trading days – Updated June 29, 2018 – Data Source datalink
Le previsioni quantitative sono allineate al progetto di sviluppo in corso.
Dax Index – Grafico orario in candlestick aggiornato ad oggi 4 luglio hr. 15.34

InchCapital Platform – Dax Index – Elliott Wave Forecast – Hourly chart – Update July 4, 2018 – Data Source STB
Il grafico intraday orario non ha ancora evidenziato alcun impulso rialzista ma solo onde di natura correttiva assimilabili ad onda 4 di onda (3) ancora in corso.
Aggiornamento del 11 giugno 2018.
Come di consueto aggiorniamo mensilmente i piani di sviluppo per gli indici S&P 500 e DAX 30 allo scopo di vedere se la strategia operativa proposta è stata efficace oppure no.
Per quanto attiene all’andamento dell’indice S&P 500 si rileva che la fase rialzista è tuttora in corso, alimentata dal settore Info Tech in generale e soprattutto dai positivi effetti indiretti dei titoli azionari di media e piccola capitalizzazione stante i nuovi massimi storici già registrati da questi indici e non ancora raggiunti dall’indice S&P 500 amplius infra InchCapital Platform – Customers Report – S&P 500 June 8th, 2018
InchPlatform – S&P 500 – chiusura giornaliera del 8 giugno 2018: 2.779,03

InchCapital Platform – Daily Candlestick Chart – Data Source Datalink
Tale circostanza era prevista dal modello di sviluppo, come avete avuto modo di seguire negli appuntamenti precedenti, modello che ricercava per l’indice S&P 500 la formazione di un ultimo massimo storico, idealmente registrabile in area 3.050,00/3.080,00 prima dell’inizio della vera fase correttiva, destinata a durare dai diciotto ai ventiquattro mesi.
La formazione di nuovi massimi da parte degli indici relativi rispettivamente ai titoli di media (S&P 400) e piccola (S&P 600) capitalizzazione è il classico segnale dell’inizio della fine di un ciclo rialzista ma tutto questo è un’ipotesi e ciò che conta è attenersi a i fatti. Questi, di seguito, sono i due modelli di sviluppo previsti per l’indice S&P 500
Scenario nr. 1 – S&P 500 index – Elliott Wave Forecast – Aggiornato all’8 giugno 2018.

InchCapital Platform – Elliott Wave Forecast – Scenario 1 – Daily Source Datalink
Per chiudere il modello rialzista dobbiamo registrare la fine di questa fase ascendente in corso (3), una successiva correzione (4) ed un’ultima spinta rialzista (5).
Scenario nr. 2 – S&P 500 index – Elliott Wave Forecast – Wedge di esaurimento – Aggiornato all’8 giugno 2018

InchCapital Platform – Elliott Wave Forecast – Scenario 2 – Data Source Datalink
È quello più pericoloso perché si potrebbe assistere già a partire dalla prossima settimana all’inizio della fase correttiva. Nella grafica si riporta una sequenza incompleta stante la formazione in corso di onda (C) rialzista, onda (D) da classificare come correzione ed onda (E) da completare al rialzo.
Più pericoloso perché questo cuneo di esaurimento potrebbe già essere completo con questa piccola struttura già in essere. Il punto di riferimento principale del modello è a 2.677,00. Se si dovessero registrare rilevazioni inferiori a tale soglia si dovrà esaminare tempestivamente la dinamica della discesa.
Tra i due scenari preferiamo il primo e cioè quello contraddistinto come rialzo ordinario non perché ci piace soggettivamente di più ma perché le proiezioni a venti giorni dell’analisi quantitativa ne danno maggiori probabilità di realizzazione, così come i trend stage giornaliero e settimanale che sono ancora al rialzo.
InchPlatform – S&P 500 – Pattern Prediction per le prossime 20 sedute – Aggiornato all’8 giugno 2018.

InchCapital Platform – S&P 500 Pattern Prediction for the next 20 trading days – June 8th, 2018
InchPlatform – S&P 500 – Trend Stage giornaliero e settimanale – Aggiornati all’8 giugno 2018.

InchCapital Platform – S&P 500 – Trend Stage daily and weekly – June 8th, 2018
DAX 30
E’ oggettivamente più debole dell’indice S&P 500 non solo perché ha già evidenziato un possibile impulso ribassista giornaliero
InchPlatform – DAX 30 – chiusura giornaliera dell’8 giugno 2018: 12.766,65

InchCapital Platform – DAX 30 Daily bar chart – June 8th, 2018 – Data Source Datalink
ma anche per la debolezza evidenziata dal trend stage ciclico daily nonché dalla forza relativa minore nei confronti dell’indice MSCI ACWI IMI NET TR ampilus infra InchCapital Platform – Customers Report – Dax 30 – June 8th, 2018
InchPlatform – DAX 30 – Trend Stage giornaliero e settimanale – Aggiornati all’8 giugno 2018.

InchCapital Platform – Dax 30 – Trend Stage daily and weekly – June 8th, 2018
ed infine dalla pattern prediction a venti giorni che lascia intravedere debolezza prospettica.
InchPlatform – DAX 30 – Pattern Prediction per le prossime venti sedute – Aggiornato all’8 giugno 2018.

InchCapital Platform – Dax 30 Pattern Prediction for the next 20 trading days – June 8th, 2018 – Data Source Datalink
Le previsioni formulate dal punto di vista quantitativo, valide per le prossime venti sedute, evidenziano nel complesso un quadro più ribassista che rialzista. La flessione prospettica massima raggiungibile propone una perdita potenziale del 6.97% rispetto alla chiusura di venerdì 8 giugno 12.766,65 e quindi ha un obiettivo realizzabile entro il prossimo mese solare a 11.876,81. A tale dinamica si contrappone un rialzo massimo del 3.78% sempre rispetto alla chiusura di venerdì 8 giugno, che ha quindi un obiettivo, sempre a venti sedute, a 13.249,22.
DAX 30 – ELLIOTT WAVE FORECAST – Aggiornato all’8 giugno 2018.

InchCapital Platform – Elliott Wave Forecast – Failure Scenario – Data Source Datalink
Come dianzi esposto, il grafico giornaliero evidenzia un impulso ribassista chiuso, catalogabile come possibile onda (1) o A; possibile perché per averne la certezza l’impulso dovrebbe essere frattalizzato su scale temporali inferiori. Non lo abbiamo fatto perché nella Inch Platform prendiamo come basi di calcolo solo serie storiche giornaliere e settimanali.
Ciò premesso anche onda (2) o B si presenta chiusa o prossima alla sua conclusione ed ecco perché siamo in un punto operativo molto importante, sotto il profilo del rapporto reward/risk, perché è possibile che si sviluppi a breve onda (3) o C ribassista che come noto ha caratteristiche propulsive e quindi di forza direzionale.
Rilevazioni inferiori a quota 12.547,61 aumenteranno sensibilmente le probabilità che si realizzi lo scenario ribassista. Questo, per il mese in corso ha obiettivi a: 12.365,07/12.284,00 – 12.156.59/12.133,57 – 11.714,24/11.500. Di contro, rilevazioni superiori a 12.925,24 implicheranno la rielaborazione del modello proposto.
Conclusioni
Si rileva maggiore debolezza dell’indice DAX 30 rispetto all’indice S&P 500. L’impulso dell’indice DAX30 tenderà ad essere avvalorato da rilevazioni inferiori a quota 12.547,61.
Aggiornamento del 11 maggio 2018.
Come di consueto, aggiorniamo gli andamenti e soprattutto le prospettive dei mercati azionari utilizzando le potenzialità offerte dalla piattaforma Inch (https://datascollector.inchcapital.com/index.php). In un istante possiamo analizzare, tramite la visual communication, la situazione dei flussi di liquidità relativi a 71 mercati azionari.
Come si evince dal grafico sottostante, la mappa azionaria aggiornata a venerdì 11 maggio 2018 evidenzia il netto miglioramento di tutti i principali mercati azionari rispetto all’ultima analisi del 27 aprile u.s. La prevalenza del colore verde è immediata ed è più intensa proprio in due dei mercati azionari più importanti: Germania e Stati Uniti.
Equity Map – May 11th, 2018.

InchCapital Platform – Equity Map of 71 World Stock Exchanges updated for May 11, 2018
Tale circostanza riflette come di consueto la posizione dei DSS tendenza momentum (https://inchcapital.com/it/servizi-per-investitori-professionali/) di tutti i titoli scambiati in ogni Paese, prendendo in esame un campione di ben 75.180 titoli azionari.
Più il colore si avvicina al verde e maggiore è la posizione Long dei DSS tendenza momentum. Di contro più il colore si avvicina al rosso e maggiore è la posizione Short dei DSS tendenza / momentum. Per spiegare meglio il concetto si guardi il grafico a torta della borsa azionaria svedese di Stoccolma.
Questa analisi comparata è integrata con le tre relazioni esistenti tra mercato azionario e obbligazionario, materie prime ed oro.
MSCI ACWI IMI NET TR versus JPM GBI – DJ UBS Commodity – Gold – May 11th, 2018.

InchCapital Platform – MSCI ACWI IMI NET TR vs JPM GBI – DJ UBS Commodity – Gold
Rispetto all’ultima analisi effettuata il 27 aprile, si evidenzia che il mercato azionario adesso si presenta al primo posto. Ha incrementato progressivamente la sua forza relativa rispetto all’obbligazionario e l’oro mentre ha recentemente superato l’indice delle materie prime.
Per completare l’analisi del metodo ARC (https://inchcapital.com/it/bokers-e-media/) ci manca solo di approfondire l’aspetto della valutazione assoluta che per convenzione riguarda gli indici azionari S&P 500 e Dax.
S&P 500 – Elliott Wave Forecast – Chiusura giornaliera del 11 maggio 2018: 2727.72.

InchCapital Platform – S&P 500 Daily candlestick chart – Elliott Wave Forecast – Data Source Datalink
L’indice S & P 500 ha completato la configurazione triangolare ed adesso è libero di ripresentare le tematiche rialziste per registrare un nuovo massimo idealmente in area 3.050/3.080. Chiudiamo quindi l’ultimo movimento discendente come onda E di onda ④ ed iniziamo a classificare la fase rialzista espressa nell’ultima settimana come struttura impulsiva in corso e cioè onda ⑤. Quest’ultima è incompleta e quindi non possiamo ancora escludere conteggi alternativi ribassisti.
Tra questi, al momento alternativo e secondario, si propone da tempo una correzione complessa di cui quest’ultima si presenta come parte intermedia in attesa di classificare un ultima struttura ribassista a completare il tutto in prossimità dell’area 2.480/2.450.
La piattaforma Inch (https://datascollector.inchcapital.com/index.php) evidenzia un approccio operativo rialzista sia di breve che di medio/lungo periodo.

InchCapital Platform – S&P 500 Daily bar chart – Data Source Datalink

InchCapital Platform – S&P 500 – Trend Stage Daily
Per il breve la posizione è passata al rialzo con la chiusura di mercoledì 9 maggio ed attualmente propone un primo obiettivo a 2800 con stop a 2671, con una posizione del trend stage che lascia ancora spazio ad ulteriori recuperi.

InchCapital Platform – S&P 500 Weekly bar chart – Data Source Datalink
Per il medio/lungo periodo la posizione è passata long da neutral con l’ultima chiusura settimanale di venerdì 11 maggio, proponendo un primo obiettivo a 2873 con stop a 2532 adeguabile già a partire dalle prossime sedute Amplius infra InchCapital Platform – S&P 500 Customers Report
S&P 500 – Pattern Prediction – May 11th, 2018.

InchCapital Platform – S&P 500 Pattern Prediction for the next 20 trading days
Per quanto riguarda l’indice DAX, il progetto di sviluppo procede in linea con quanto proposto con la chiusura di onda ④ ed i vari passaggi rialzisti attesi. In questo caso il conteggio basato sulle onde di Elliott si è validamente opposto all’analisi tecnica ordinaria che proponeva scenari ribassisti destinati a durare nel tempo.
Indice Dax 30 – Elliott Wave Forecast – Chiusura giornaliera del 11 maggio 2018: 13001.24.

InchCapital Platform – Dax Index Daily candlestick chart – Elliott Wave Forecast – Data Source Datalink
Ad onor del vero le medie di riferimento sono ancora disposte in senso ribassista e quindi sono già predisposte ad avvalorare configurazioni di inversione, che al momento non sono ancora presenti. Pertanto continuiamo a stare al rialzo seguendo il conteggio proposto che risulta al momento non è ancora completo, visto che manca all’appello una correzione (4) ed un ultimo impulso rialzista (5).
La piattaforma Inch (https://datascollector.inchcapital.com/index.php ) si è adeguata al conteggio per il breve periodo.

InchCapital Platform – Dax Index Daily bar chart – Data Source Datalink
Con la chiusura del 30 aprile, ultimo segnale di acquisto, la piattaforma propone un primo obiettivo rialzista a 12.758 con stop a 13.302, con spazio ancora per salire vista la posizione del trend stage daily.

InchCapital Platform – Dax Index Weekly bar chart – Data Source datalink
Le previsioni quantitative a venti sedute propongono un rialzo massimo rispetto alla chiusura di venerdì 11 maggio del 6.59% ed un ribasso massimo del 5.64%, con una prospettive direzionali discordanti.
Dax 30 Index – Pattern Prediction – May 11th, 2018.

InchCapital Platform – Dax Index – Pattern Prediction for the next 20 trading days
Conclusioni:
Non emergono sostanziali novità rispetto ai piani di sviluppo proposti che si attendono la fine della fase correttiva per poi regsitrare la ripresa della tendenza rialzista di medio/lungo periodo ancora in corso.
Il Dax che ha evidenziato una forza rialzista maggiore rispetto all’indice S&P500, potrebbe nelle prossime settimane cedere il passo in favore dell’indice S&P 500.
Aggiornamento del 27 aprile 2018
Come di consueto, aggiorniamo gli andamenti e soprattutto le prospettive dei mercati azionari utilizzando le potenzialità offerte dalla piattaforma Inch (https://datascollector.inchcapital.com/index.php). In un istante possiamo analizzare, tramite la visual communication, la situazione dei flussi di liquidità relativi a 71 mercati azionari.
Come si evince dal grafico sottostante, la mappa azionaria aggiornata a venerdì 27 aprile 2018 evidenzia una prevalenza del colore rosso. Tale circostanza riflette la posizione del DSS tendenza momentum (https://inchcapital.com/it/servizi-per-investitori-professionali/) per tutti i titoli scambiati in ogni Paese.
Mappa azionaria del mondo aggiornata al 27 aprile 2018.

InchCapital Platform – Map of 71 world Stock Exchanges updated to April 27, 2018
Più il colore si avvicina al rosso e maggiore è la posizione Short dei DSS tendenza momentum. Di contro più il colore si avvicina al verde e maggiore è la posizione Long dei DSS tendenza / momentum. Per spiegare meglio il concetto si guardi il grafico a torta del London Stock Exchange.
Questa analisi comparata è integrata con le tre relazioni esistenti tra mercato azionario da una parte (sempre al numeratore) e obbligazionario, materie prime ed oro dall’altra (sempre al denominatore). Rispetto all’ultima analisi effettuata il 6 aprile, si evidenzia che il mercato azionario ha ripreso forza nei confronti dei bond e dell’oro mentre rimane sempre in seconda posizione rispetto all’andamento delle materie prime.
MSCI ACWI IMI NET TR in spread contro JPM GBI (bonds) – DJ UBS (Commodities) – Oro

InchCapital Platform – MSCI ACWI IMI NET TR versus Bonds Commodities and Gold
Per completare l’analisi del metodo ARC (https://inchcapital.com/it/bokers-e-media/) ci manca solo di approfondire l’aspetto della valutazione assoluta che per convenzione riguarda gli indici azionari S & P500 e Dax.
S & P500 Index chiusura giornaliera del 27 aprile 2018: 2669.91

InchCapital Platform – S & P 500 daily candlestick chart – Elliot Waves Analysis – Data Source Datalink
L’indice S & P 500 ha evidenziato nell’ultimo spunto rialzista un andamento più correttivo che impulsivo. Tale circostanza ci spinge a classificarlo come onda D di un fase correttiva ancora in corso ed assimilabile ad una configurazione triangolare di cui onda E ribassista chiuderà l’intera correzione. Oppure, in alternativa come fase correttiva complessa ancora in corso destinata ad estendersi nel tempo.
La piattaforma Inch conferma un approccio operativo neutrale sia per il breve che per il medio periodo InchCapital Platform – S & P 500 Index
Prospettive dell’indice S & P500 per le prossime venti sedute – 27 aprile 2018.

InchCapital Platform – S & P 500 Index Perspective Analysis for the next 20 trading days
Le previsioni quantitative a venti sedute propongono un rialzo rispetto alla chiusura di venerdì 27 aprile del 8.64% ed un ribasso massimo del 4.64%, con un andamento discordante per le prossime due settimane.
Dax Index chiusura giornaliera del 27 aprile 2018: 12580,87.

InchCapital Platform – Dax daily candlestick chart – Elliott Waves Theory – Data Source Datalink.
Per quanto riguarda il DAX è possibile registrare la fine di onda ( 1 ) o A rialzista. Siamo in attesa quindi di chiudere onda ( 2 ) o B ribassista per poi rilevare onda ( 3 ) o C rialzista. Al momento quindi, il progetto procede in linea con il piano di sviluppo proposto.
La piattaforma Inch evidenzia invece un approccio operativo neutrale sia per il breve che per il medio periodo InchCapital Platform – Dax Index
Prospettive dell’indice DAX per le prossime venti sedute elaborate al 27 aprile 2018.

InchCapital Platform – Dax Index Perspective Analysis for the next 20 trading days
Le previsioni quantitative a venti sedute propongono un rialzo massimo rispetto alla chiusura di venerdì 27 aprile del 6.73% ed un ribasso massimo del 4.43%, con una prospettiva omogenea di vedere per le prossime due settimane un andamento sostanzialmente rialzista.
Conclusioni:
Non emergono sostanziali novità rispetto ai piani di sviluppo proposti che si attendono la fine della fase correttiva per poi registrare la ripresa della tendenza rialzista di medio/lungo periodo ancora in corso. Il Dax inizia ad evidenziare una forza rialzista maggiore rispetto all’indice S&P500.
Aggiornamento del 9 aprile 2018
S&P 500 – chiusura del 6/4/2018: 2786.57

InchCapital Platform – S&P 500 – Method: Elliott Wave Theory – Data Source: Datalink
A distanza di un mese dal nostro ultimo aggiornamento si rileva, per la prima volta, la possibilità che la correzione si sia completata secondo un modello 5 – 3 – 5 chiuso all’inizio del mese in corso. Di conseguenza, siamo obbligati operativamente a seguire qualsiasi tipo di configurazione rialzista che dovesse formarsi nelle prossime sedute.
Nel caso specifico l’eventuale breakout delle prime resistenze statiche presenti in area 2672/2674 ci fornirà questo primo segnale, che seguiremo auspicando il raggiungimento di nuovi massimi idealmente registrabili in area 3050.00/3080.00 per il prossimo mese di maggio.
In alternativa, ci esporremo ad un’evoluzione correttiva complessa di cui questa che si è chiusa recentemente rappresenta solo la prima parte di una struttura destinata ad imbrigliare il mercato per mesi prima di poter ripresentare le tematiche della tendenza rialzista sottostante che risulta ancora inviolata.
S&P 500 – primo trimestre 2018

InchCapital Platform – Data Source: Datalink
Il primo trimestre dell’anno in corso si è chiuso con una configurazione di indecisione, interpretabile come primo segnale di incertezza, realizzato dopo la brillante performance originatasi nel 2016 e durata sostanzialmente due anni.
Al momento non si rilevano ancora segnali di inversione anticipatori anche se è doveroso segnalare come l’ultimo ciclo rialzista stia durando da nove anni senza evidenziare correzioni primarie, destinate cioè ad estendersi per un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi.
In sostanza, non si esclude la formazione di un nuovo massimo entro l’anno in corso prima di poter iniziare a registrare la fase correttiva primaria attesa per il prossimo biennio 2019/2020.
DAX – chiusura del 6/4/2018: 12241.27

Inchcapital: DAX – Method: Elliott Wave Theory – Data Source: Datalink
In riferimento al nostro ultimo aggiornamento, si rileva che la configurazione rialzista attesa si è poi di fatto realizzata nell’ultima settimana, ove ad un conteggio ultimato si è poi realizzato un doppio minimo rialzista chiuso con un primo gap di rottura, registrato dopo mesi di correzione.
L’andamento del DAX30, comparato con quello dell’indice S&P500, evidenzia una maggiore debolezza come di fatto testimoniato dall’incrocio ribassista delle classiche medie di riferimento a 55 e 200 giorni, così come la formazione di una prima importante area di resistenza statica: eventi che non sono ancora presenti nell’andamento dell’indice S&P500.
Ci troviamo quindi ad un punto importante del mercato dove ad un conteggio completo (fine della fase correttiva) si contrappongono segnali ribassisti decisamente contraddittori ad un potenziale sviluppo ascendente (ripresa della tendenza rialzista). Andiamo quindi a ricercare negli strumenti della piattaforma Inch (Inchcapital Platform) altri contributi utili ad avallare lo scenario rialzista.

InchCapital Platform – DAX 30 trend stage daily and weekly April 6th, 2018.
Le posizioni cicliche delle fasi sia di breve che di medio/lungo periodo sono favorevoli a registrare la fine di una fase correttiva e l’inizio di una nuova fase rialzista: questo è quindi un primo segnale a conforto del conteggio rialzista che si propone.

InchCapital Platform: Dax 30 daily predictive analysis for the next 20 trading days.
A ciò si aggiunge che l’analisi quantitativa evidenzia possibili evoluzioni rialziste realizzabili dall’indice nelle prossime venti sedute. La proiezione più negativa, propone una potenziale perdita massima del 2.8% rispetto la chiusura di venerdì 6 aprile 2018 registrata a 12241.27.
Ecco che quindi andremo a verificare che cosa succederà nelle prossime tre settimane con un approccio analitico tecnico e quantitativo complessivamente rialzista da un lato che si contrappone ad un quadro tecnico ordinario ancora precario per l’indice DAX 30, caratterizzato ancora da debolezza sia in termini assoluti che comparati rispetto all’indice S&P 500.
Tra le due soluzioni, per le considerazioni dianzi espresse, preferiamo la prima. vedremo quindi se questo modo di contare le onde, subordinato ad una serie di verifiche di varia natura funzionerà oppure no.
Aggiornamento del 9 marzo 2018
S&P 500 – chiusura del 9/3/2018: 2786.57

InchCapital Platform S&P 500 – Method: Elliott Wave Theory – Data Source: Datalink
“Tale approccio sarà tuttavia integrato da altre analisi di natura diversa che pensiamo possano dare il loro valido contributo dal punto di vista prospettico”.
In questo commento tratto dal report di un mese fa, sintetizzavo tutto ciò che penso sulla teoria delle onde di Elliott e cioè che non va interpretata come un dogma ma come uno strumento non infallibile che è efficace se utilizzato con altri metodi: utile ma non assoluto.
Qualsiasi oggetto finanziario, a meno che non sia analizzato su scansioni temporali minime, fino a ridurlo a frequenze, deve essere valutato con il metodo ARC e cioè dai punti di vista assoluto, relativo e comparato.
L’analisi va contestualizzata sulla base dell’osservazione che l’oggetto ha una sua componente indipendente ed una dipendente: la seconda è sempre presente direttamente o indirettamente.
A distanza di un mese, rileviamo che la fase rialzista attesa e classificabile come onda (2) o B è possibile che finisca entro la prossima settimana. Dal prossimo massimo relativo che sarà registrato ci attendiamo una flessione che ha fin d’ora due aree target e cioè: a) 2595/2575 (obiettivo minimale); b) 2470/2450 (obiettivo armonico). Il progetto di sviluppo dovrà essere rielaborato solo con rilevazioni superiori a 2872.87 (overlap) ultimo massimo del 26/01/2018.
DAX – chiusura del 9/3/2018: 12.346,68

InchCapital Platform – DAX 30 – Method: Elliott Wave Theory – Data Source: Datalink
Per quanto riguarda il DAX, ci troviamo in una situazione diversa rispetto all’S&P 500 dal punto di vista delle previsioni realizzabili in base alla teoria delle onde di Elliott.
In questo caso, siamo entrati in una zona di rilevazione dove potrebbe completarsi la correzione in corso da circa quattro mesi. L’ultimo minimo di quota 11830.98 realizzato il 5/3/2018 dovrà essere considerato quale principale punto di riferimento per la formazione di una configurazione di inversione rialzista.
Durante la settimana in corso ci attendiamo la chiusura dell’ultima fase rialzista di brevissimo/breve periodo che ha come obiettivo la fine di onda 4 dell’ultimo impulso ribassista precedente. Successivamente andremo a valutare dove e come si potrà formare la configurazione di inversione che stiamo cercando sulla base della successiva fase discendente attesa per le prossime sedute.
Per le prossime settimane, sono quindi possibili due andamenti direzionali opposti per i due indici S&P500 e DAX. Il primo è atteso ad una progressiva flessione mentre il secondo ad una possibile accumulazione ideale per preparare la nuova fase rialzista.
E’ un contesto difficilmente credibile, sia dal punto di vista delle correlazioni che da quello dell’analisi tecnica essenziale. Eppure realizzabile a condizione appunto che non si verifichino rilevazioni superiori a quota 2872.87 per l’indice S&P 500.
L’inizio
Dow Jones Industrial chiusura del 9/2/2018: 24.191

InchCapital Platform Dow Jones Industrial – Method: historical Elliott Wave Analysis – Data Source: Datalink
Nel grafico si riporta l’evoluzione storica dell’indice azionario più noto del mondo: l’indice Dow Jones Industrial (https://it.wikipedia.org/wiki/Dow_Jones). Nel caso specifico, l’indice è raffigurato con candele annuali e su scala semilogaritmica dal 1885 ad oggi ed è analizzato secondo la teoria delle onde di Elliott.
Quest’ultima è una dei tanti metodi usati in analisi tecnica per studiare le dinamiche di un oggetto finanziario ma tra i pochi che offre la possibilità di pianificare un quadro previsivo e quindi sull’andamento prospettico dell’oggetto esaminato.
Dow Jones Industrials: perché oggetti finanziari?
Scrivo, parlo ed analizzo OGGETTI FINANZIARI perché sono dal punto di vista della fisica in senso lato oggetti che si muovono in ambienti pluridimensionali, che superano le quattro dimensioni classiche di altezza, larghezza, profondità e tempo.
Questi oggetti non sono tangibili, non hanno massa, producono effetti, evidenziano dinamiche propulsive ed inerziali ed ancora dinamiche di fluidi, di frequenze, orbitali/cicliche e sono caratterizzati da omotetia o autosimilarità.
In altre parole sono oggetti frattali (https://it.wikipedia.org/wiki/Similitudine_(geometria) che sono direttamente partoriti dagli effetti operativi della psicologia di massa e quindi, a differenza degli altri fenomeni della fisica che prescindono da questo legame, non possono esistere se non c’è un interesse umano; attenzione non l’essere umano, ma un suo interesse.
Pertanto, riflettono anche aspetti, come detto, legati alla psicologia di massa ma anche all’antropologia. Mi sembra abbastanza per innamorarsi della materia come è capitato a me anni fa: è veramente un mondo affascinante senza limiti alla ricerca.
Indice Dow Jones Industrials e Teoria delle Onde di Elliott
L’indice è un dato di fatto sia nelle sue rilevazioni, che nella sua espressione visiva. In questo caso, proprio perché storica, è raffigurato in candele giapponesi annuali dal 1885 ad oggi su scala semilogaritmica per darne un senso visivo comprensibile.
La Teoria delle Onde di Elliott invece, è un metodo che per essere avvalorato statisticamente deve superare un test non parametrico studiato ad hoc sulle proiezioni attese di natura impulsiva o correttiva su almeno 500 (cinquecento) osservazioni ex ante.
Tradotto il tutto in parole più comprensibili, poiché nessuno si è preso la briga di raccogliere questo campione su diversi mercati e scale temporali, non possiamo al momento dare alla Teoria delle Onde di Elliott quella valenza statistica che idealmente vorremmo tutti noi “elliottiani”.
Una delle principali caratteristiche di tale Teoria è rappresentata dall’interpretazione dell’oggetto finanziario come proiezione grafica di tutti gli interessi umani a lui collegati. Per tale motivo l’oggetto tende nel tempo a riproporre le stesse dinamiche, di natura impulsiva e correttiva, proprio come tutti gli esseri umani sono tristemente e/o fortunatamente vincolati a concetti come ripetitività emozionale, coazione a ripetere (www.treccani.it) ma anche rimozione difensiva (www.sapere.it).
Per quanto suesposto, quindi ci riferiremo alla Teoria delle onde di Elliott sotto il profilo storico e consuetudinario, sulla base del fatto che si è consolidata dal 1934 ai giorni nostri ed ancora oggi continua ad essere utilizzata da una parte degli analisti tecnici: qualche motivo pur ci sarà.
Tale approccio sarà tuttavia integrato da altre analisi di natura diversa che pensiamo possano dare il loro valido contributo dal punto di vista previsivo.
Lanciamo tuttavia un appello a tutti gli appassionati Elliottiani di realizzare nel tempo questa impresa di raccolta osservazioni ex ante.
La dinamica dell’indice Dow Jones secondo la Teoria delle Onde di Elliott
Da quando è nata la borsa azionaria degli Stati Uniti, questa di fatto ha registrato una prima correzione sono nel quadriennio 1929/1934. Tuttora è quindi in corso una tendenza rialzista secolare incompleta. Ciò vuol dire che ci attendiamo una correzione (onda 4) ed un’ultima fase rialzista (onda 5) a chiudere l’impulso centrale (3), evidenziato nel grafico.
Della dinamica in corso, questa che abbiamo registrato recentemente a partire dal 2009 è sicuramente una delle fasi più favorevoli alle forze rialziste da sempre!
Il punto centrale di tale dinamica è che, prima di proseguire ancora nella fase rialzista storica, l’indice Dow Jones registrerà una correzione e cioè onda (4) che lo riporterà in un’area compresa tra 14.198 (12/2007) e 6469 (12/2009) in un ciclo temporale almeno biennale.
Ciò vuol dire che l’indice rischia una flessione rilevante da realizzare idealmente a partire dalla seconda metà dell’anno in corso (2018) dopo aver chiuso onda 5 di (3). Prima di registrare questa correzione destinata a durare anni c’è tuttavia la possibilità di catalogare, come detto, ancora un ultimo massimo: idealmente per il periodo aprile/maggio di quest’anno.
Vedremo se ciò sarà possibile analizzando il movimento alla ricerca di conteggi utili a pianificare uno scenario sfruttabile per i prossimi mesi.
In questo senso per il principio della frattalizzazione (Frattali) delle onde, passiamo alla scansione giornaliera spostandoci sull’indice S&P 500 che rappresenta, rispetto all’indice Dow Jones, un punto operativo più significativo per gli operatori.
La dinamica dell’indice S&P 500 secondo la Teoria delle Onde di Elliott
S&P 500 – chiusura del 9/2/2018: 2619.55

InchCapital Platform – S&P 500 Method: Elliott Wave Theory – Data Source: Datalink
Come evidenziato nel grafico dal massimo relativo di quota 2872.87 registrato venerdì 26/01/2018 si è sviluppato un chiaro impulso ribassista che si è chiuso venerdì 9/2/2018 con il minimo realizzato a 2532.69 sulla media mobile a 200 giorni.
In due settimane l’indice è ritornato sugli stessi livelli del 4/10/2017: ha perso quanto aveva guadagnato in tre mesi e tre settimane.
Da quest’ultimo minimo si svilupperà un rimbalzo che classificheremo come onda (2) o B da interpretare quale reazione da sfruttare operativamente in più modi.
I trader e gli investitori in genere potranno: a) aprire posizioni rialziste di brevissimo o breve periodo soprattutto sui titoli più forti e cioè quelli che hanno perso meno dell’indice, come ad esempio i componenti del settore Information Technology; b) adeguare gli stop profit a tutela delle posizioni long in essere o approfittare del rimbalzo per ridurle.
Secondo la teoria, a questa fase rialzista seguirà quanto meno un altro impulso ribassista che al momento non è possibile sapere come si dispiegherà. Si potrà difatti registrare un’onda 3 (estensione correttiva o inversione della tendenza rialzista ancora in corso) oppure un’onda C (correzione in corso con potenziali evoluzioni complesse).
Tutto ciò sempreché non si registrerà una sola rilevazione superiore a quota 2872.87 ultimo massimo registrato il 26/1/2018 (overlap). Se tale soglia dovesse essere oltrepassata ogni modello ribassista sarà non avvalorato e gli scenari realizzabili dovranno essere rielaborati: non si potranno accampare scuse con B irregolari o wedge non siamo in quei casi l’ultimo impulso ribassista dell’indice S&P500 è agganciato all’ultimo impulso rialzista.
Il modello è positivamente integrabile con l’approccio quantitativo della predictive analysis tratto dalla piattaforma Inch (https://datascollector.inchcapital.com/index.php).
Dal grafico sottostante si rileva come le proiezioni calcolate per le prossime venti sedute operative sulla base della dinamica rilevata fino al 9/2/2018, evidenzino due espressioni rialziste ad un mese solare fino ad un massimo del 3.88% rispetto all’ultima chiusura di venerdì (2619.55) e quindi ci dà un potenziale recupero calcolato sulle chiusure giornaliere fino a quota 2721.18: area ove staziona onda 4 evidenziata nel grafico in uno alle due medie di riferimento di medio (semplice a 55 giorni) e breve periodo (esponenziale a 26 giorni).
Vedremo alla fine della settimana in corso che tipo di dinamica si dispiegherà e quali livelli di recupero saranno raggiunti.
S&P 500 – al 9/2/2018: 2619.55 – predictive analysis

InchCapital Platform – S&P 500 Predictive Analysis for the next 20 trading days – Data Source Datalink.